Benvenuti al Giardino di Zefiro
Il Giardino di Zefiro è un accogliente e riservato Bed and Breakfast situato a 100 mt dal mare con ampio giardino immerso tra il verde degli ulivi.
Con la sua posizione centrale permette di raggiungere il lungomare di Marina di Patti (50 mt), la frazione balneare di San Giorgio di Gioiosa Marea (700 mt), il centro di Gioiosa Marea (5 km), il santuario del Tindari (10 km).
Il Giardino di Zefiro è, altresì, la base ideale per escursioni giornaliere ai siti più caratteristici della Sicilia come l’arcipelago delle Eolie (con partenze giornaliere dal porticciolo di Marina di Patti), il borgo medievale di Montalbano Elicona, il parco dell’Etna, Taormina, Cefalù etc..
Per chi desidera una vacanza dove simpatia e cortesia sono di casa, al Giardino di Zefiro troverà sicuramente un ambiente familiare pronto ad accoglierlo e farlo sentire come a casa…
Le nostre Camere
Camera spaziosa con bagno privato, climatizzatore e asciugacapelli.
La camera gode anche di uno spazioso terrazzino per godere di un piacevole momento di relax all'aria aperta.
- Colazione
- Frigo
- TV in camera
- Wi-Fi gratis
Camera spaziosa con bagno privato e tutti i servizi che non devono assolutamente mancare, incluso asciugacapelli e climatizzatore .
L'azzurro del cielo e il blu del mare per godersi un pernottamento da sogno!
- Colazione
- Frigo
- TV in camera
- Wi-Fi gratis
Camera spaziosa con bagno privato, climatizzatore e asciugacapelli.
La camera gode anche di uno spazioso terrazzino per godere di un piacevole momento di relax all'aria aperta.
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- Wi-Fi gratis
Luoghi da visitare
Mito, arte, cultura, paesaggi da fiaba: questa è Tindari, amena località nel golfo di Patti situata all'interno dell'omonimo comune in provincia di Messina. Ai piedi del promontorio dove sorge il Santuario di Tindari si trovano i Laghetti di Marinello, un braccio di mare di eccezionale bellezza. Si tratta di una vasta area di sabbia con dei laghetti di acqua salmastra che si modificano in continuazione per effetto delle maree. L’aspetto floristico della zona è caratterizzata dalla notevole varietà di specie che meglio si adattano ai differenti ambienti: sabbie litorali, laghetti salmastri e rupi.
Le sabbie litorali sono ambienti caratterizzati dalle forti escursioni termiche tra il giorno e la notte e da forti concentrazioni di salsedine. Tra le specie più frequenti: la violaciocca selvatica, il ravastrello marittimo, il papavero cornuto, il giglio marino, l’eringio di S. Pietro, la gramigna delle spiagge, la medica di mare e lo zigolo delle spiagge.
La Villa Romana di Patti Marina, riportata alla luce nel 1973, si estende per circa 20 Kmq, costituendo un itinerario archeologico tra i più interessanti della Sicilia. Edificata in età imperiale (III° sec. a.C.), fu completamente distrutta da un violento terremoto verificatosi probabilmente agli inizi del V° secolo d.c., e successivamente ricostruita.
La Villa ha una struttura disposta attorno ad un grandissimo prestigio dotato di un largo portico a colonne sul quale sboccano i diversi ambienti che si dispongono sui quattro lati.
Tra questi ambienti quello più importante è senza dubbio una grande sala triabsidata, nella quale è ancora presente un mosaico a motivi geometrici, con raffigurazioni di animali domestici e feroci. Essa domina tutto il lato sud del portico, al quale è collegata grazie ad un grande arco del quale restano ancora i piedritti. I pavimenti delle altre sale sono generalmente costituiti da mosaici policromi a motivi geometrici, e ci sono giunti in buono stato di conservazione.
In quest’area montana di 200mila ettari è concentrato il più grande patrimonio forestale della Sicilia, nelle tre province di Messina, Catania ed Enna, estendendosi da poche decine di metri sul livello del mare fino a raggiungere la quota massima di 1.847m di monte Soro. I boschi che lo ricoprono costituiscono il pittoresco Parco dei Nebrodi, uno dei più grandi d’Europa e la più vasta area protetta della Sicilia, con un’estensione di oltre 85.000 ettari, tra i monti Peloritani e le Madonie affacciandosi a nord direttamente sul Mar Tirreno, a volte quasi a strapiombo, mentre il loro limite meridionale è costituito dall’Etna, dalla quale sono separati dal fiume Alcantara e dall’alto corso del Simeto.
Le Isole Eolie, dette anche Isole Lipari, sono un arcipelago di origine vulcanica, situato nel Mar Tirreno a Nord della costa sicula, luogo di selvaggia e rara bellezza. Le Isole prendono nome dal dio Eolo, re dei venti, che secondo la mitologia greca vi stabilì la propria residenza dando loro il nome, grazie alla sua fama di domatore dei venti.
Il primo di una lunga schiera d’illustri viaggiatori, fu Ulisse che, come narra Omero nell’Odissea, giunse alle Eolie dopo esser sopravvissuto al Ciclope Polifemo e qui venne ospitato da Eolo e omaggiato dell’otre contenente i venti contrari alla navigazione che lo avrebbe riportato in patria.
E così ancora l’arcipelago è citato da Virgilio nell’Eneide con la celebre descrizione dell’isola di Vulcano, fucina mitologica dove l’omonimo dio forgiava i metalli.
Specialità da gustare
La cucina siciliana affonda le proprie radici nella tradizione e nel passato di questa splendida isola. Il susseguirsi di diversi popoli e di culture ha dato vita, nel corso dei secoli, ad un’ affascinante varietà gastronomica, dove gli antichi contributi della Magna Grecia e gli esotici aromi arabi si sono meravigliosamente fusi con la tipica dieta mediterranea, dando vita ad una delle più affascinanti e gustose tradizioni culinarie italiane. “Senza conoscere la Sicilia, non ci si può fare un’idea dell’Italia. E’ in Sicilia che si trova la chiave di tutto”. Goethe
La Sicilia è una terra incredibilmente ricca di sapori, e le specialità culinarie variano da provincia a provincia... quale occasione migliore per un itinerario da leccarsi i baffi?
Nel nostro territorio moltissimi sono i ristoranti, gli agriturismi e le trattorie tipiche dove è possibile gustare i piatti della tradizione e non solo.
La Sicilia è stata da sempre il cuore della civiltà mediterranea e quindi brama, con tutta se stessa, il riconoscimento di "terra della vite e dell’ulivo", che dall’antichità rende attuali le leggende secondo cui la vite germogliò per la prima volta nell’Isola dalle lacrime di Dionisio assetato. Nacque così il vino, nettare degli dei, donato agli uomini per confortare le loro fatiche e allietare i loro sensi.